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7 Feb

Scoppio del Carro a Firenze – Pasqua 2019

Lo Scoppio del Carro è il modo, unico al mondo, dei fiorentini di vivere la Pasqua. Anticamente un carro, chiamato “Brindellone”, veniva usato  per distribuire il fuoco della notte di Pasqua, tutti i fiorentini  ricevevano il fuoco benedetto nelle loro case, un carretto sempre più elaborato, fino ad arrivare alla leggenda di Pazzino de’ Pazzi.
Sin dal IV secolo era viva a Gerusalemme la tradizione di portare nelle case il fuoco benedetto che  veniva distribuito ai presenti nella Chiesa della Resurrezione, l’«Anastasis», e poi portato in ogni casa con le candele, un rito che si affermò anche a Firenze. Per tanti secoli lo scoppio del carro veniva fatto al mezzogiorno del Sabato Santo così come la Veglia di Pasqua, poi negli anni ’50 venne stabilito l’orario serale per la Veglia. Nel 1955 la Chiesa iniziò a celebrare la Veglia di Pasqua la sera del  Sabato Santo, non prima delle ore 20, e nel 1956 lo Scoppio del Carro a Firenze avrà luogo di notte. Poi la decisione di spostare alla mattina della Domenica di Pasqua il tradizionale Scoppio del Carro, perdendo però il legame con il fuoco pasquale.

 Un legame storico che è documentato da un manoscritto del 1230 che descrive come avveniva la celebrazione con il fuoco che giungeva alla Cattedrale, in un primo tempo da Santa Maria Sopra Porta, dove dovevano essere conservate le tre pietre, le reliquie del Santo Sepolcro con il quale veniva acceso, poi custodite nella Chiesa di San Biagio. Firenze come Gerusalemme: nei tempi antichi si distribuiva il fuoco della Veglia pasquale acceso con le reliquie della Terra Santa, in ogni casa ardeva la fiamma del Cristo risorto.
Oggi, per la precisione dal 2012 in poi, è stato ripristinato l’antico rituale e il fuoco benedetto che dà il via al volo della colombina per lo Scoppio del Carro viene acceso durante la Veglia di Pasqua con le pietre provenienti dal Santo Sepolcro di Gerusalemme, e custodito per tutta la notte in un braciere all’interno di Santa Maria del Fiore.
Per tanti decenni, fino al 2011,  l’avvio alla colombina è stato dato con il fuoco acceso la mattina stessa, poi nel 2012 e grazie a Don Gulino, il cambiamento del rito.
Il Sabato Santo dalla Chiesa dei Santissimi Apostoli, dove oggi sono conservate, le tre reliquie vengono inviate alla Cattedrale: durante la Veglia di Pasqua, le pietre vengono usate, sul sagrato della Cattedrale, per accendere il fuoco con cui viene acceso il  cero pasquale. Il fuoco  benedetto sarà poi custodito tutta la notte in Cattedrale, nel braciere da cui la mattina di Pasqua, al canto del «Gloria» della celebrazione eucaristica, prenderà il via lo spettacolare scoppio del carro che per i cristiani simboleggia la Resurrezione del Cristo. Non è un caso che sia proprio la colomba dello Spirito Santo a portare la fiamma dall’interno della cattedrale al carro, sistemato davanti al sagrato.
«Lo scoppio del carro parla alla nostra fede – sottolinea don Roberto Gulino – dal 2012 la decisione di recuperare il legame tra scoppio del carro e Veglia di Pasqua permette di valorizzare il significato, un modo unico al mondo per celebrare la Pasqua che si svolge a Firenze».

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